ANCORA SULL’ANTENNA

Non so se avete avuto modo di leggere la risposta dell’amministrazione comunale alla nostra richiesta di assemblea per discutere in merito all’installazione di un’antenna per telecomunicazioni al bottino di Cana.

Per chi non avesse avuto modo di leggerla la allego alla presente.

NOTA AMMINISTRAZIONE COMUNALE.PDF

Ho notato con tristezza che la civile richiesta di assemblea pubblica è stata totalmente ignorata e che la discussione è stata portata solamente su di un piano politico. Me ne stupisco dato che la richiesta è stata mossa da semplici cittadini canesi non appartenenti ad alcun movimento politico. Vorrei inoltre sottolineare come la petizione del 2015 sia stata firmata da moltissime persone, alcune delle quali proprio elettori e tuttora sostenitori dell’attuale giunta. Se non è una richiesta trasversale e apolitica questa… Invece l’intero articolo fa riferimento al gruppo di minoranza “Ricostruire in comune” che ha come unica colpa quella di aver fatto presente, all’interno del consiglio comunale, delle richieste totalmente ignorate dal sindaco, dopo più di un anno dalla presentazione delle firme e sulla richiesta di assemblea pubblica.

Rifiuto categoricamente qualsiasi commistione politica tra la richiesta di assemblea pubblica e motivazioni politiche. Io non appartengo a nessun movimento, gruppo o partito. E così tutti gli estensori della richiesta. Sono solo un cittadino senza interessi di sorta. Non ho interessi personali se l’antenna viene fatta, non ho interessi personali se l’antenna non viene fatta. Non mi interessa mettere in difficoltà gratuita l’amministrazione per questioni di appartenenze politiche. Ho solo sostenuto l’idea di un incontro in grado di informare la cittadinanza su di un progetto dall’elevato impatto locale che desta molte preoccupazioni ai cittadini canesi e non, anche con riferimento ai dubbi sorti sulla reale necessità e utilità dell’opera.

Mi sembra assurdo il modo in cui siamo (io e altre persone che hanno a cuore l’argomento) stati trattati su questa questione. Stiamo parlando di un comune di 800 persone. Ci conosciamo tutti. Le questioni si potrebbe discutere senza problemi di sorta. Invece si gioca a fare i politicanti con note che determinano un solco tra istituzioni e cittadini.

Ragazzi, fate un passo indietro e tornate a parlare con la gente visto che il bello di vivere qui è che è possibile avere un contatto diretto con tutti e non vi dovrebbe essere quella distanza che dal vostro articolo fate trapelare.

Tornando invece sulle considerazioni tecniche dell’antenna. Non avete dato risposta a nessuna delle osservazioni mosse nel precedente post. Nessuno è contro l’antenna a prescindere. Se ce ne fosse realmente bisogno io sarei il primo a battermi per averla.

Quello che non si capisce, neanche dalla vostra lunghissima e più che altro politicizzata nota, è il perché non si voglia venire a spiegare di persona le reali motivazioni e necessità. Nell’eventuale assemblea si potrebbe esporre anche chi, legittimamente, ha cambiato opinione in merito. Potreste farci capire il perché sia realmente necessaria, magari sono in evidente ma non consapevole errore io.

Quello che si chiede, o meglio si auspica, è una maggior collaborazione da parte del comune al fine di comunicare e spiegare i cambiamenti importatati che si intendono apportare al territorio, sia sociale che ambientale. Un’assemblea permetterebbe un maggiore clima di fiducia da parte dei cittadini nei confronti delle istituzioni che li rappresentano, nell’interesse di un bene che deve essere assolutamente comune.

Si auspica quindi un incontro organizzato il prima possibile per chiarire il progetto e rispondere alle legittime richieste dei cittadini che, senza polemiche politiche di alcun tipo, sono interessati alla conservazione del nostro prezioso e meraviglioso patrimonio naturale il quale dovrebbe poter essere intaccato solo qualora vi fossero tali e tanti benefici per la popolazione.

Visto che di dubbi ne sono stati sollevati tanti ma di risposte ancora non ne abbiamo avute si ribadisce l’invito a partecipare in pubblica assemblea per chiarire definitivamente le osservazioni esposte.

Sfuggire ad un civile incontro comporta mali pensieri ed io non ho proprio voglia di far brutti sogni.

Saluti

Federico Silenzi