Voglio condividere con voi una considerazione fatta questa mattina facendo il giro delle mura ed osservando lo stato di avanzamento dei lavori, ormai in fase di completamento.
Se non ricordo male, mi son detto, a copertura del nuovo muro portante in cemento armato avrebbero dovuto riutilizzare le stesse pietre che, da secoli, componevano la cinta originaria. Eppure quelli davanti ai miei occhi erano, senz’ombra di dubbio, pietrame di nuova fornitura che nulla aveva a che fare con la storia canese. Possibile?
A comprova di quanto affermo vi riporto le immagini di quanto da me osservato.
Ora, si può disquisire sulla qualità dei materiali, senz’altro più nobili e gradevoli alla vista quest’ultimi rispetto al caotico e muffaldino muro originario. Possiamo valutare il lavoro svolto con zelo e qualità da manodopera esperta. Ma su questo nessuno pone alcun dubbio. Quello che mi altera il senso estetico totale dell’opera è la totale estraneità al contesto in cui è stata realizzata.
L’assenza di continuità tra materiali, tipologia costruttiva e estetica visiva comporta, detta con parole comuni, un vero cazzotto in un occhio. O almeno al mio occhio.
Son io che son pazzo oppure c’è del vero in quanto dico?
Sono oramai 774 giorni che le mura son crollate. Lo squarcio ci ha accompagnato per più di due anni come una ferita viva per ognuno di noi. Questa disacromia rischia di mantenere vive ancora per lungo tempo queste ferite.
Spero che chi più competente di me in materia possa smontare le mie sensazioni e rassicurarmi sulla futura riuscita dell’intervento di cui, dal punto di vista strutturale non ho alcun dubbio, ma da quello di vista estetico ho una paura fottuta.
Concordo completamente e convintamente con il pezzo soprascritto.
Tra l’altro posso affermare che nel paese ci sono forti malumori sul rivestimento dell’opera da parte anche di molti altri canesi.
Aggiungerei anche il mio RIBREZZO per il “faraonico” basamento in cemento armato del muro, tra l’altro in …”bella”… vista.
LAURO LEPORINI
Concordo anche io! E, in qualità di architetto devo dire che se veramente il lavoro in realtà si presenta come nella foto, e’ un cazzotto in un occhio!!! Mi riservo comunque di vederlo dal vero… verro a Natale!